Itinerario 7 – Ortigia storia e luoghi della giudecca medievale
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20 Aprile 2024Le scale possiedono una storia millenaria per la loro realizzazione si sono espresse abilità di tipo concettuale , ingegneristico , architettonico , in molte possono ricercarsi significati e meta contenuti simbolici. Siracusa ne cela una molto, molto speciale.
A Siracusa nella torre Est del Castello di Maniace (XIII) si può visitare una rara meraviglia architettonica tra le più significative di genere una scala dalla volta elicoidale.
Questa scala particolare , che qui proponiamo come suggerimento alla visita , possiede una architettura dalle forme singolari e dalla ingegneria architettonica unica nel suo genere , una scala a chiocciola con volta elicoidale. La sua realizzazione presenta dei virtuosismi difficilmente riscontrabili in altre architetture analoghe del tempo.
E” conosciuta tra gli specialisti con la denominazione Vis de Saint Gilles una opera di ingegneria di insolita conformazione costosissima priva di alcuna funzionalità o scopo, esercizio di puro virtuosismo architettonico, per la sua realizzazione furono convocate al tempo maestranze di rara abilità e competenza di provenienza continentale.
Una scelta di rara raffinatezza che ben si inquadra in un castello più di natura residenziale e palaziale che difensivo come quello di Maniace , realizzato con una maestria edificatoria difficilmente riscontrabile se non in taluni castelli voluti e pensati espressamente da e per Federico (es. Castel del monte ) in una logica di governo in cui il castello era il perfetto “Instrumentum regni” il manifesto per eccellenza del “pensiero unico” di Federico Ruggero di Hohenstaufen “Stupor Mundi” e della sua concezione del potere laico.
In questo quadro quindi si iscrive una scala “Imperiale” rara e costosa nella sua realizzazione, perfetta espressione della grandezza con cui Federico II si presentava al mondo e si autorappresentava iconograficamente. Nessuna utilità funzionale solo esibizione di se in una opera complessa e costosa a partire dalla maestria richiesta ai mastri lapicidi nella stereotomia (taglio) delle pietre utilizzate per la volta elicoidale , talmente perfette nel montaggio da risultare ancora oggi impossibile notare le linee di contatto tra un concio di pietra e l’altro restituendo l’immagine di una volta compatta, perfetta senza soluzione di continuità .
La Vis de saint Gill prende il suo nome dalla anonima cittadina del sud della Francia dove probabilmente prima della costruzione del castello venne utilizzata per la realizzazione della scala di un campanile della cattedrale , divenendo in breve meta di pellegrinaggio di architetti e corporazioni dell’arte muraria per cercare di carpirne il segreto costruttivo. Eppure il layout per la sua realizzazione restò a lungo un segreto rendendo i pochi “mastri” in possesso di esso vere “star” del tempo, ambiti e ricercati.
Autore Dott. Francesco Schillaci (presidente Ass. CTA Sicilia – BeniCulturalidiSicilia)
Fonti: Atti del Vi congresso storia delle costruzioni , Valencia – Scale nel mediterraneo )